Igiene per protesi: come farla nel modo giusto?

igiene per protesi

Cos’è una protesi fissa su impianto?

Quando si parla di protesi fissa su impianto si intende qualsiasi manufatto odontoiatrico che va a sostituire dei denti mancanti ancorandosi agli impianti dentali.

Queste protesi possono essere ponti più o meno estesi o corone singole, ma hanno la caratteristica di essere fisse. Questo le rende estremamente paragonabili ai denti naturali sia per funzionalità che per estetica, oltre che per l’attenzione verso l’igiene orale domiciliare che è fondamentalmente uguale – se non più importante – a quella da dedicare ai denti naturali.

Quali sono le protesi dentarie?

Ecco quali sono le protesi dentarie principali:

Corone singole: Sostituiscono un dente singolo mancante. Soluzione ideale se gli altri denti vicini sono sani e soprattutto se il dente mancante è in posizioni estetiche. Le corone (di solito in ceramica) possono essere cementate oppure avvitate.

Ponti: I denti mancanti da sostituire di solito per questo tipo di protesi sono tre. Due fissi su impianti ed un terzo elemento ‘cassetta’ tra i due, sostituendo tutti gli elementi di cui si ha necessità.

Intera arcata: La tecnica più usata si chiama all-on-four (oppure all-on-six).

Consiste nel far sorreggere a quattro oppure a sei impianti un’arcata intera, composta da un unico pezzo, che va a sostituire tutti gli elementi mancanti dell’arcata che si va a protesizzare.

Perché è importante pulire le protesi dentistiche?

Pulire le protesi dentistiche è importante quanto occuparsi dei denti naturali. In parecchi fanno l’errore di pensare che essendo denti ‘finti’, possano necessitare di meno attenzione, concetto senza dubbio errato.

I denti naturali hanno le superfici facilmente raggiungibili: davanti, dietro sopra con lo spazzolino e tra un dente e l’altro con scovolino o filo. Non esiste, di fatto un ‘sotto’ del dente che deve essere pulito. Nelle protesi, invece, sì.

In più, le protesi che fisicamente sono aggiunte alla bocca del paziente, hanno per motivi tecnici, delle microzone dove è difficile togliere tutta la placca che si va a formare.

Come lavare la protesi dentale

Ecco come lavare la protesi dentale: consigliamo di utilizzare scovolini, filo interdentale, idropulsore, monociuffo e, a volte, il collutorio. Alcuni sono strumenti che si trovano facilmente in commercio e che si usano sui denti naturali; altri devono essere acquistati in aggiunta agli strumenti più comuni.

Protesi dentistica: perché non usare solo lo spazzolino? 

Lo spazzolino ha una grande limitazione nel lavaggio della protesi dentistica: è abbastanza ingombrante da non riuscire ad arrivare in posti più stretti, con il rischio di farsi male e/o comunque non pulire in maniera adeguata.

Gli strumenti illustrati di seguito sono da aggiungere allo spazzolino a setole morbide che già si dovrebbe usare per l’igiene orale domiciliare giornaliera.

  • SCOVOLINO 

Lo scovolino sotto i ponti e sotto all-on-four viene usato anche e soprattutto sotto l’elemento cassetta (per i ponti) e sotto tutte le porzioni di protesi tra un impianto e l’altro (per le arcate complete). In questo caso serve un po’ di manualità in quanto le protesi nella parte inferiore potrebbero non essere piane e quindi potrebbe essere necessaria un po’ di pratica per un’igiene ottimale.

  • FILO INTERDENTALE 

Il filo interdentale consigliato è più spugnoso e ‘ingombrante’, con le estremità decisamente più dure rispetto ad un filo tradizionale.

La parte dura serve per far passare il filo nella parte inferiore della protesi, mentre la parte spugnosa, essendo più elastica e morbida, tenderà ad adattarsi alle parti della protesi che si andranno a pulire, non tralasciando neanche il più piccolo degli spazi.

  • IDROPULSORE

L’idropulsore è simile ad uno spazzolino elettrico, ma con diverse testine interscambiabili. Corredato o meno di vaschetta, serve per spruzzare l’acqua sotto le protesi e/o negli spazi angusti. Il getto va a togliere i residui di cibo e placca che si vanno a formare. Potrebbe, però, essere meno efficace sotto la protesi (se usato in maniera anomala) e, per questo motivo, è consigliato affiancarvi altri strumenti. L’idropulsore, per concludere, è molto utile, ma non esonera dall’uso del filo e dello scovolino.

  • MONOCIUFFO 

Il monociuffo è uno spazzolino di precisione con poche setole e tutte sulla punta. È particolarmente adatto a pulire le aree difficili da raggiungere, comprese le zone intorno agli impianti dentali.

  • COLLUTORIO

Il collutorio migliore è di solito con fluoro. In alcuni casi, è necessario quello con clorexidina (antibatterico) allo 0,06% o 0,12%. Sempre consigliato per preservare la salute orale e tenere sotto controllo ogni parte della protesi che potrebbe dare infiammazioni. Sarà l’odontoiatra o l’igienista dentale a consigliare la tipologia di collutorio più adatta sulla base delle necessità del paziente.

Questi ‘aiutanti’ dell’igiene orale andranno usati con costanza e impegno, ogni giorno, per avere un risultato ottimale e duraturo. All’inizio potrebbero risultare difficili da adoperare, ma soltanto con la pratica giornaliera si può arrivare ad avere un’igiene invidiabile e mantenere in salute la bocca con protesi fisse.

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Dott. Marco De Angelis

Dott. Marco De Angelis

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