Tasche parodontali: cosa sono?

tasche parodontali

Le tasche parodontali, dette anche tasche gengivali, si formano con l’aumento del solco gengivale (spazio tra dente e gengiva). Possono interessare uno o più denti e colpire sia adulti che giovani.
In condizioni normali, il solco gengivale è profondo fino a 3 millimetri. Si parla quindi di tasca parodontale quando questa misura supera i 4-5 millimetri.

Cause e sintomi

L’eccessiva presenza di placca è la principale responsabile della formazione delle tasche parodontali. Infatti, la placca non rimossa provoca la distruzione dell’epitelio sulculare che si ritira ed espone la radice del dente.
Altri fattori che possono contribuire alla formazione delle tasche sono stress, il vizio del fumo, gravidanza, predisposizione genetica, patologie sistemiche e determinate terapie farmacologiche.

La tasca gengivale è la principale espressione clinica della parodontite, malattia infiammatoria che colpisce i tessuti che circondano il dente (tessuti parodontali), fino a portare alla perdita del dente.

I principali sintomi correlati alla presenza di una o più tasche sono:

  • Sanguinamento e gonfiore delle gengive
  • Alitosi
  • Mobilità dei denti
  • Presenza di pus

Molto spesso, nelle fasi iniziali della malattia parodontale, le tasche gengivali non sono accompagnate da sintomi evidenti. Proprio per questo, la parodontite potrebbe venire diagnosticata solo in fase più avanzata.

Diagnosi

La diagnosi viene effettuata attraverso il sondaggio parodontale, che si esegue con una sonda parodontale millimetrica, inserita nello spazio tra dente e margine gengivale. Questo strumento viene inserito in punti diversi di ogni dente e permette di rilevare e misurare l’aumento del solco gengivale.

La diagnosi di parodontite viene approfondita con radiografie ed, eventualmente, attraverso specifici esami di laboratorio.

Trattamento

Se si sospetta di avere una o più tasche parodontali, è importante rivolgersi al parodontologo, l’odontoiatra specializzato nella diagnosi, prevenzione e cura della parodontite, anche in assenza di ulteriori sintomi.

Sulla base della diagnosi di parodontite e dello stato di salute generale, lo specialista consiglierà la terapia e le pratiche da adottare a casa.

In alcuni casi può essere sufficiente la terapia non-chirurgica (terapia causale), che non richiede l’incisione dei tessuti gengivali. Questa terapia prevedere la rimozione di placca e tartaro dai denti e dalle tasche parodontali, il controllo dei fattori di rischio (come, ad esempio, il fumo) e istruzioni per l’igiene orale domiciliare personalizzate.

Se la terapia non chirurgica dovesse risultare insufficiente, il parodontologo potrà affiancarvi la terapia chirurgica, che permette di rimuovere i batteri dalle radici dei denti e di eliminare le tasche parodontali rimodellando e rigenerando i tessuti parodontali.

Consigli

Una corretta igiene orale è indispensabile per la prevenzione di tasche gengivali e malattie parodontali. L’utilizzo dello spazzolino (almeno 2 volte al giorno per 2 minuti) dovrebbe essere affiancato a quello del filo interdentale e/o scovolino, strumenti fondamentale per la rimozione della placca dagli spazi interdentali, non raggiungibili solamente con lo spazzolamento.

Seguire un’accurata igiene orale a casa non è però sufficiente: per una bocca in salute si consiglia una seduta di igiene orale professionale (detartrasi) dal proprio dentista all’incirca ogni 6 mesi. Sarà il dentista o l’igienista dentale a dare istruzioni personalizzate e a consigliare i giusti strumenti per l’igiene orale di ciascun paziente.

Dott. Marco De Angelis

Dott. Marco De Angelis

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