Impianti a carico immediato: tutto quello che dovresti sapere

Implantologia dentale e, in particolare, quella a carico immediato: cos’è? Scopriamolo assieme in questo articolo! 

Se ti ritrovi in una di queste casistiche allora stai leggendo l’articolo giusto: 

  1. hai bisogno di ottenere dei nuovi denti artificiali per fini estetici
  2. devi ripristinare le funzioni masticatorie in breve tempo

Ti trovi in questa condizione e hai molta fretta? Passa direttamente al paragrafo sui vantaggi dell’impianto a carico immediato, la soluzione che noi di Dens offriamo ai nostri pazienti per far ottenere denti fissi in di 2 ore.

Cosa sono gli impianti endossei?

L’obiettivo di un impianto dentale è essenzialmente quello di ripristinare i denti mancanti (uno, più di uno e anche delle intere arcate) attraverso impianti endossei. Rispetto alle protesi mobili, gli impianti dentali, hanno il vantaggio di assicurare un risultato estetico pari a quello dei denti naturali ed evitano i fastidi dovuti alla mobilità.

Gli impianti endossei sono dei dispositivi: delle vere e proprie viti, inserite nell’osso, e sulle quali vengono appoggiati i nuovi denti. L’impianto endosseo, in odontoiatria, non è altro che una vite, quindi una radice artificiale che una volta avvitata nell’osso, funge da superficie di appoggio sulla quale ancorare il nuovo o i nuovi denti.

Gli interventi chirurgici di implantologia orale, come puoi immaginare, non sono tutti uguali. Sarebbe troppo semplice no? Ci sono delle distinzioni da fare in base al carico dell’impianto.

Solo dopo uno screening di salute generale e un accurato studio della situazione della bocca (infezioni, piorrea, tipo di masticazione) il dentista specializzato (implantologo) può capire davvero con quale tipo di carico è corretto effettuare l’operazione:

  1. Carico differito ad una fase
  2. Carico differito a due fasi
  3. Carico immediato

I primi due, per quanto validi, permettono al paziente di ottenere nuovi denti fissi solo dopo tre o quattro mesi dal primo intervento. Il carico immediato invece, dopo le giuste considerazioni iniziali, ha un risultato tempestivo e oggi ne parliamo proprio in questo articolo.

In cosa consiste l’impianto a carico immediato?

Come si può intuire dalla sua stessa definizione, l’implantologia a carico immediato è una tecnica che permette di ottenere una soluzione rapida e immediata. Gli impianti di questo tipo si dividono in tre tipologie:

  • Su singolo impianto: indicato per la sostituzione di un singolo dente
  • Su impianti multipli: consigliato per impianti dei settori frontali
  • Su singola arcata: consente di ripristinare un’intera arcata di denti posizionando dai 4 ai 6 impianti

Perché bastano 4 impianti?

Il numero d’impianti varia a seconda del numero di denti che il paziente ha bisogno di sostituire. Se manca un dente viene utilizzata una sola vite, se mancano più denti si posizionano più viti (in alcuni casi una vite sola può sostenere anche due denti). Se invece mancano tutti i denti di un’arcata, non servono 12 viti, ma si possono ancorare tutti a 4 impianti. Quest’ultima è una buona notizia per la tua bocca. I 4 impianti infatti sono sufficienti a tenere più denti contemporaneamente e rendere l’operazione meno invasiva possibile (se per un attimo ti sei immaginato 12 forature nell’osso, dimenticale).

L’intervento per l’impianto a carico immediato è sicuro? Fa male?

Per far sì che tutto vada per il meglio ed eliminare qualsiasi tipo di complicazione, l’implantologo prima dell’intervento effettua una serie di analisi specialistiche e solo dopo aver ottenuto una panoramica completa del caso del paziente, redige le sue valutazioni.

Gli interventi vengono eseguiti in ambulatorio, in anestesia locale, il paziente generalmente non prova alcun tipo di dolore e la percentuale di successo è superiore al 98% dei casi.

Durante l’intervento, per aumentare ancora di più il livello di sicurezza, il professionista predispone una pianificazione computer guidata da usare nel corso del posizionamento della radice artificiale, (l’impianto endosseo).

Il requisito fondamentale per l’operazione?

Dottore, è sempre possibile fare questo tipo di intervento?” La mia risposta è spesso sì, ma non sempre.

Uno dei requisiti fondamentali è la capacità del paziente di garantire l’osteointegrazione dell’impianto.

Il titanio di cui è composto parte dell’impianto, grazie alla sua composizione, permette alle cellule ossee di fondere la nuova radice artificiale con l’osso su cui è posizionata. Per raggiungere questo obiettivo serve appunto almeno un osso di base, non troppo molle o troppo duro: in modo che possa essere garantita la stabilità primaria dell’impianto e che non subisca movimenti nel momento in cui le cellule ossee formano un osso nuovo.

Quanto dura un impianto a carico immediato?

Tutto molto bello, ma quanto dura questo impianto? Molto tempo.
Ormai il livello di sicurezza è eccellente, con tecniche sempre meno invasive e risultati ottimali che permettono all’impianto di durare anche più di 10-15 anni.

Attenzione però, il tempo della durata dell’impianto tiene conto di alcune condizioni che il paziente deve rispettare:

  • Lavoro ben fatto e professionalità: c’è poco da fare, la qualità prima di tutto. Se stai pensando di procedere con questo intervento, rivolgiti a professionisti del settore altamente specializzati.
  • Le condizioni del paziente: dallo stato delle gengive, allo stato dell’osso, la situazione occlusale e l’assenza di malattia parodontale incidono nettamente sulla durata dell’impianto.
  • Corretto mantenimento: non dimentichiamoci mai dell’igiene. Una volta a casa il paziente deve osservare tutte le buone norme di igiene domiciliare. – Ricordiamole, per sicurezza: lavare i denti almeno 2 volte al giorno, usare il filo interdentale ed eventuale scovolino, cambiare lo spazzolino ogni 3 mesi. –
  • Sedute di igiene professionali: ogni sei mesi è un ottima prassi, anzi fondamentale, sottoporsi a sedute di pulizia professionale per monitorare e salvaguardare la salute dei denti e prevenire eventuali possibili problemi anche alle riabilitazioni implantari.

I vantaggi dell’impianto a carico immediato?

È innegabile come i vantaggi per il paziente che sceglie questo tipo di approccio ‘’immediato’’ siano numerosi, ma possiamo suddividerli in due macro gruppi:

  • benefici Biologici: osteointegrazione facilitata
  • benefici di Comfort: trauma minimo, tempi ridotti di implementazione, duratura dell’impianto

Il principale vantaggio biologico, come abbiamo detto, riguarda la capacità dell’impianto a carico immediato di favorire un’osteointegrazione più efficace e di dare alle gengive tutto il tempo di adattarsi all’impianto nuovo. Soprattutto se applicato in modo tempestivo, riesce a colmare immediatamente il vuoto creato dalla perdita del dente naturale, ed è possibile evitare che i tessuti molli perdano la forma del dente originale. In più permette ovviamente di ottenere notevoli benefici dal punto di vista funzionale, ripristinando la corretta masticazione in tempi brevi.

Per quanto riguarda il comfort, sicuramente l’aspetto estetico è un vantaggio indiscutibile: il paziente non proverà più disagio nell’aver perso l’elemento dentale e potrà sfoggiare, appena uscito dallo studio dentistico, la sua dentatura provvisoria per poi ottenere quella definitiva.

Ecco tutto. Speriamo che questo articolo ti sia stato di aiuto per comprendere le differenze tra i vari impianti dentali e i vantaggi di quello a carico immediato. Se dovessi avere bisogno di ulteriori informazioni scrivi nella sezione contatti.

Se invece vuoi parlare direttamente con un implantologo DENS nella tua zona, scegli lo studio più vicino a te nell’area Studi come ad esempio DENS Como e prendi un appuntamento per una prima consulenza gratuita. 

Leggi anche l’articolo: Protocollo denti fissi in due ore nei pazienti con condizioni cliniche idonee, di cosa si tratta?

Dott. Marco De Angelis

Dott. Marco De Angelis

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